In questo libro William Congdon racconta in prima persona il suo itinerario artistico e spirituale. Si tratta di un testo che comincia con tono autobiografico e che diventa “teorico”, senza rinunciare a descrizioni critiche di situazioni storiche, uno scritto intimo e allo stesso tempo enormemente espressivo, uno scritto in cui parla di sé e allo stesso tempo uno scritto con una vocazione universale.