«I soggetti di Congdon sono solo vedute urbane e di edifici, ed egli, al seguito di Klee, non disdegna la monotonia del loro impianto. Ma se l’impianto è monotono, non lo è altrettanto l’effetto. Questa composizione ripetitiva, all-over, senza inizio né fine, è emersa già nel cubismo analitico e di recente nell’opera di pittori come Mark Tobey, Jackson Pollock, Janet Sobel [...] Sono ansioso di vedere che cosa farà ora Congdon. La mia impressione è che egli sia solo all’inizio dell’evoluzione che deciderà di lui come pittore.»